giovedì 11 luglio 2013

DI CHE SEXY SEI?







Ever Green Sexy




Original Sexy




Rock Soul Sexy





Sensual Sexy





HEELS VICTIM VS FLATS GIRL



Non sembrano esserci dubbi e le rispettive posizioni sembrano ben argomentate:






high heels forever: 

"Siamo sexy!" proclamano le heels victims


flats are better: 

"Forse. La seduzione non si misura in altezza!" ribattono le flats girls




"Il tacco 12 allunga le gambe! " insistono le heels victims

"Ma accorcia tutto il resto" affermano le flats girls




Esiste forse una via di mezzo? Un compromesso? si possono mixare lo stile e il portamento e adattarli alla vita quotidiana: dall'ufficio alla sera a cena?

Per alcune certamente no. Non si scende a compromessi. Ma si sa a volte siamo più variabili delle nostre ferme convinzioni e così può accadere che un bel infradito seduca anche una victim heels o che un bel tacco 12 streghi una flats girl. 

Che si arrivi allo street fashion dove si incontrano nella terra di mezzo le heels victims e le flats girls per poi andare di nuovo ognuna per la propria strada indossando le proprie adorate scarpe?  


mercoledì 10 luglio 2013

CONQUISTA









Quando la sensualità è femmina
non volgare ma fantasiosa
e lascia spazio 
all'immaginazione.




DALLE 9 ALLE 5 ORARIO CONTINUATO





 Il tema del film: i rapporti tra colleghe segretarie in una grande multinazionale, Doralee, Judy e Violet, e i rapporti con il capo sessista.
Da questo bellissimo film poi ne è scaturita una serie televisiva in 85 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di 5 stagioni dal 1982 al 1988, il tutto con in sottofondo il ticchettio dei tacchi: tic tac che risuona per gli uffici. Ormai ogni donna va vestita in ufficio per uccidere








Come racconta Antonella Boralevi, tic-tac-tic-tac: ai maschi scoppia la testa. Tacchi dappertutto e tutti a stiletto, e tutti fanno il loro lavoro, ovvero si accompagnano a ondeggiamenti e a quell'incedere incerto e seducente che gli uomini considerano il preludio alla caduta: il letto.
E non si accorgono, gli uomini, che a cadere invece sono loro, e non sul letto: in trappola. In una deliziosa trappola da ufficio.









Nel primo decennio del Duemila la relazione tra donne e scarpe si è cementata: le calzature sono diventate sinonimo di autonomia femminile. "Voglio quelle scarpe, merito quelle scarpe e me le comprerò". "Le porterò ovunque, anche in ufficio".









AZZARDO?








Uso alternativo:


siti utili:


E ORA SPORT!






Vincere o Partecipare?




Da soli o in compagnia?



GRAZIE POLLINI!






Era il settembre del 2004 quando ho visitato la mostra di Andrea Pfister a Vigevano dove ho conosciuto anche lo stilista  Armando Pollini che mi ha fatto poi da Cicerone.

Giornata fantastica!

Allora avevo scarpe grosse, cervello fino e tanta voglia di conoscere. Prima di salutarci mi ha regalato una sua biografia. Non avrei mai pensato di tornare a casa così ricca! Avevo da poco finito di frequentare un corso di Designer di calzature presso il Politecnico Calzaturiero della Riviera del Brenta. 



Da allora non riesco proprio a non disegnarle! 
















domenica 7 luglio 2013

LE SERE D'ESTATE





Gioco e Seduzione












Fascino e Attrazione












OLE'! SHOES






Dedicato a tutte










le Carmen






del mondo.

























OMAGGIO A ROBERTO CAPUCCI







Forma e colore
vibrazioni e spazi
oltre l'immaginario









SUL DAVANZALE SPUNTANO I FIORI







Guardo i fiori sul davanzale
il sole è rosso nel cielo
ed è già sera.







BON TON SHOES





Una volta scelti i vostri capi base prendete una grande icona di eleganza di riferimento e tenetela a mente per reinventare un vostro stile. Lasciate perdere tutte le cose "troppo": troppo scollate, troppo corte, troppo larghe, troppo colorate, troppo eccentriche, ecc.
Infine sbizzarritevi sugli accessori, purché siano di qualità. Cappelli, guanti, borse, scarpe, foulard e gioielli se scelti con cura nobilitano qualunque mise e ci aiutano a creare il nostro personale stile.

Le borse accompagnano ogni giorno tutte le donne e dicono tanto di loro: sono compagne di avventura e racchiudono in se il nostro piccolo mondo. In tal senso è bene affidarsi a borse belle e resistenti, spendendo qualcosa in più per regalarsi piccoli capolavori del lavoro artigianale, che alla lunga ripagano per l'intero il loro costo. Una vera signora, inoltre non si lascia tentare dall'ultimo modello alla moda, che sarà inequivocabilmente out nel giro di poco, ma si lascia conquistare da grandi classici sempre attuali che non passano mai di moda e portano con se lo charme che le contraddistingue da sempre.

Per quanto riguarda le scarpe vanno scelte con cura facendo attenzione ai materiali ed alla lavorazione. Devono essere della misura perfetta ed avvolgere il piede con dolcezza. La scelta delle scarpe non va sottovalutata sia per un fattore estetico, poiché una scelta sbagliata può compromettere un'intera mise, sia per un fattore di salute, dato che la posizione dei piedi dipende dalla corretta postura dii tutto il corpo e lo stato della nostra colonna vertebrale. Sebbene alla moda sarebbe il caso di evitare, infine, i tacchi troppo alti e le scarpe raso terra che alla lunga possono creare seri danni.

Ultimo, ma non per importanza, elemento da analizzare sono i gioielli: sia preziosi che bijoux vanno dosati con cura, senza esagerare.

http://leregoledelbonton.wordpress.com

METTI UNA SERA A CENA








Passa un anno intero,
Giorno dopo giorno,
Ci guardiamo indifferentemente,
Diventiamo estranei, l’uno all'altro.


Non facciamo niente per recuperare
Tutti quei momenti, quegli istanti
Che ci hanno fatto innamorare.



Noi restiamo ormai senza saper dire
Una sola frase, una parola,
Balbettiamo appena qualche sì.



Non c'é alcun pensiero
Che al cuore arrivi
Dal tuo cuore muto,
Insieme al mio
In attesa, non si sa di che.



Metti una sera come ogni sera
Che siamo a cena,
Noi due soltanto,
Alziamo gli occhi, e all'improvviso
Sui nostri visi
Non c'è più niente.


Non restiamo ormai senza saper dire
Una sola frase, una parola,
Balbettiamo appena qualche sì.



Non c'é alcun pensiero
Che al cuore arrivi
Dal tuo cuore muto,
Insieme al mio
In attesa, non si sa di che.



Metti una sera come ogni sera
Che siamo a cena,
Noi due soltanto,
Alziamo gli occhi, e all'improvviso
Sui nostri visi
Non c'è più niente.



Metti una sera come ogni sera
Che siamo a cena
Noi due soltanto...



Metti una sera a cena - Ennio Morricone Testo cantato da Milva

CENSORED BRAIN












Dedicato a tutte le mie calzature che qui
non posso pubblicare perché mi sono stati rubati i disegni
e sono state realizzate sotto altro nome e indossate da donne importanti di tutto il mondo.

Saranno sempre le mie bambine anche se altri continuano a chiamarle con un altro cognome.



IL CANTO DEL CIGNO




Quando (i cigni) capiscono di dover morire - anche se il canto non manca nella loro vita passata - proprio in quei momenti alzano le note più forti e più splendenti, perchè stanno per trasferirsi dal dio cui sono ministri.

Gli uomini, per la loro angoscia della morte, diffamano i cigni, spargono la voce che quel canto sia di dolore, un'acuta nenia di morte, e non calcolano che nessun uccello canta quando ha fame, o freddo o qualche altra sofferenza, neppure l'usignolo, e la rondine, e l'upupa, che si dice cantino, per sofferenza, note di morte. 

A me non pare così: neanche i cigni cantano perché stanno soffrendo; penso piuttosto che, essendo votati ad Apollo, sono veggenti, quindi, sapendo in anticipo i tesori dell'Invisibile, cantano e si rasserenano in quel giorno più che in qualunque altro della passata vita.

Io mi sento confratello dei cigni, strumento votivo di quel dio e per dono del mio signore dotato di preveggenza non meno dei cigni: e non mi stacco certo dalla vita con meno entusiasmo di loro"

 da: L'Anima - Platone, ed. Oscar Mondadori